I pazzi By: Roberto Bracco (1861-1943) |
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"I pazzi" by Roberto Bracco is a gripping and intense tale that explores the complexities of human nature and society. The story follows a group of patients in a mental asylum, each with their own unique struggles and conflicts. Bracco's writing is incredibly vivid and evocative, bringing to life the inner turmoil and desperation of these individuals.
The characters are richly drawn and all too human, making it easy to empathize with their struggles and sympathize with their pain. The author delves deep into the psychological aspects of mental illness, challenging readers to confront their own preconceptions and biases.
Overall, "I pazzi" is a thought-provoking and haunting read that will stay with you long after you turn the final page. Bracco's lyrical prose and powerful storytelling make this novel a must-read for anyone interested in exploring the complexities of the human mind. I PAZZI DRAMMA IN QUATTRO ATTI 1922 REMO SANDRON Editore Libraio della R. Casa MILANO PALERMO NAPOLI GENOVA BOLOGNA TORINO FIRENZE Copyright by Roberto Bracco 1922 in the United States of America. PROPRIETÀ LETTERARIA I diritti di riproduzione, di traduzione, ecc. sono riservati per tutti i paesi, non escluso il Regno di Svezia e quello di Norvegia. È assolutamente proibito di rappresentare questa produzione senza il consenso scritto dell'Autore ( Art. 14 del Testo Unico 17 Settembre 1882 ). [Illustrazione: firma dell'autore] Off. Tip. Sandron 119 I 100522. PREAMBOLO Ho voluto graziare questo dramma che gemeva nel prefunerario cassetto delle mie cose inedite e condannate a un rogo piú o meno lontano, perché, leggendolo (evidentemente lo avevo scritto, ma non lo avevo letto mai) ho ritrovate, vive e cospicue, sotto la polvere d'una affrettata negligenza scettica, le ragioni donde mi germinò nella commossa fantasia. Esso è, in vero, quale che sia il valore estetico che contenga la continuazione, il compimento, la sintesi, il culmine sillogistico di molte opere mie d'indole tragica, forse non pregevoli e tuttavia non spregiate e non ancora a me discare. E mi sembra che ciò debba risultar netto a chiunque abbia avuta la cortesia di guardare al cammino che io, illuso o disilluso, alacre o accidioso, ho percorso fin qui nel campo scenico, tra la volubilità delle platee e quella della ribalta, sempre serbandomi piú tenero dei miei lettori che non delle une e dell'altra, sempre sognando un po'... Continue reading book >>
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